Argon
Durata variabile da 30 a 90 minuti
Coreografia Fabrizio Favale
Set First Rose
Danzatori Daniele Bianco, Vincenzo Cappuccio, Andrea Del Bianco, Fabrizio Favale, Francesco Leone, Stefano Roveda, Mirko Paparusso, Danilo Smedile
Video Anna de Manincor | ZimmerFrei
Suono Massimo Carozzi | ZimmerFrei
Musica Alex Somers, Jónsi, Let’s eat grandma, Sigur Rós, Windy & Carl
Co-produzione Museion / Bolzano Danza / KLm / ZimmerFrei
Con il contributo di MIBAC / Regione Emilia-Romagna
Foto Anna De Manincor | ZimmerFrei and Andrea Macchia
Spettacolo vincitore di Danza Urbana XL 2019
Chapter one – Solenoide | An Invented Forest
Chapter two – Vulcano | Something from the Museion underground
Chapter three – Rena | The Boreal Boy ~ The Boy Marine
Questo lavoro è costituito da coreografia e arti visive. Presenta diversi stati di forme danzanti all’interno di una scenografia resa vagamente aliena da una struttura leggera, volante, eterea e da videoproiezioni multicolori e iridescenti che inondano l’intera scena.
La ricerca parte dai concetti di stato della materia – aeriforme, solido, liquido, plasma – esplorando e inventando linguaggi di danza che possono rivelare diverse densità, rarefazioni, intensità, leggerezze e possono rivelare il diverso stato delle relazioni tra e all’interno degli elementi stessi, inclusi quelli umani.
Il nome “Argo” è in realtà molte cose e molte forme. È un elemento chimico gassoso molto leggero usato in forma liquida per raffreddare le gigantesche macchine del CERN, è un’antica città greca, è la nave degli Argonauti, è il nome del cane di Ulisse … Questo lavoro presenta un universo molto variabile, agito da un piccolo gruppo di giovani uomini che, attraverso la danza, rivelano momento dopo momento suggerimenti molto diversi, che oscillano da qualcosa di molto astratto e inorganico come densità del gas, a qualcosa di ancestrale e mitico come in un gruppo di nudi atleti greci.