PIATTAFORMA DELLA DANZA BALINESE

Silvia Bottiroli, Michele Di Stefano, Fabrizio Favale, Cristina Rizzo

 

 

La Piattaforma della Danza Balinese è un progetto temporaneo dedicato alle pratiche e alle ricerche della coreografia contemporanea a cura di tre realtà artistiche italiane, Le Supplici, MK, Cristina Rizzo e di Santarcangelo Festival Internazionale del Teatro in Piazza.

 

Questa piattaforma nasce dalla potenza di una domanda che mette in crisi l’appartenenza al qui e ora, e da un desiderio ardente che si lancia verso un altrove.
La domanda chiede: il mio lavoro appartiene a questo luogo?
La risposta è sì: il mio lavoro dialoga con queste montagne.
La risposta è no: questo luogo è solo un posto da attraversare, perché la meta è sempre dove non sono stato.
Più che un’immagine esotica o l’evocazione di un altro mondo, Balinese è lo sguardo estemporaneo di un ensemble di artisti che si voltano simultaneamente nella stessa direzione. Magari per scattarsi una foto insieme, o per produrre un’improbabile collezione di francobolli, temporeggiare sul presente e ogni giorno inaugurare qualcosa.
Come un evento climatico non previsto, si inserisce e condiziona la normale durata e programmazione di un Festival, con una concentrazione di oggetti coreografici ed un susseguirsi di attività parallele, che avvengono subito prima o subito dopo il corso naturale degli eventi. Si posa su qualcosa d’esistente per disperdere, ricondensare, banalizzare, impreziosire, frantumare, confondere, chiarire, ribadire, replicare, volatilizzare, abbandonare i discorsi.
Piattaforma della Danza Balinese è un tentativo di protocollo astruso e stupefacente, che vuole assorbire senza perimetrarla ogni forma che possa produrre lo spazio per il suo cominciamento. E’ un continuo taglio del nastro per un Consolato che non c’è.
Ma, soprattutto, è una modalità di fare progetto che valuta costantemente economie reali e risorse immaginifiche, come immediato materiale di scambio tra gli artisti in primo luogo, e tra gli artisti ed un Festival poi, allo scopo di intrattenersi geopoliticamente dentro il salotto della realtà.